Tenute Sannella: Identità Tecnica E Coerenza Stilistica Nella Daunia

Tenute Sannella si conferma oggi una delle realtà più rappresentative della nuova viticoltura pugliese, con sede a San Severo, nel cuore della Daunia. Un progetto che, nato nei primi anni 2000, ha trovato una svolta decisiva con l’ingresso della famiglia Sannella e l’affidamento della direzione enologica al Prof. Riccardo Cotarella, tra i massimi protagonisti dell’enologia italiana contemporanea.

I vigneti aziendali si estendono su suoli calcareo-argillosi, profondi, ben drenati e ricchi di scheletro, in una zona caratterizzata da una ventilazione costante e da forti escursioni termiche. La viticoltura segue un approccio biologico certificato, con pratiche a basso impatto, basse rese per ettaro, diradamenti selettivi e vendemmie manuali. L’obiettivo è ottenere uve perfettamente sane e concentrate, in grado di esprimere al meglio l’identità del terroir.

Il vitigno cardine è il Nero di Troia, interpretato con estrema precisione enologica e grande coerenza stilistica. Le vinificazioni prevedono macerazioni calibrate di 15–20 giorni, delestage mirati e un controllo costante dei parametri estrattivi. L’affinamento si svolge in botti grandi da 25 hl e barrique di secondo passaggio, per conservare integrità aromatica ed equilibrio. Il risultato è un vino che rappresenta una sintesi convincente tra struttura, finezza tannica, acidità equilibrata e riconoscibilità varietale, con tratti speziati, balsamici e fruttati ben integrati.

Una lettura moderna e credibile del Nero di Troia, che può essere presa come modello di riferimento per l’area in termini di stile, precisione tecnica e valorizzazione territoriale.

Alla Vinoway Selection 2025 ha ottenuto la Medaglia d’Oro, conferma oggettiva del percorso di crescita qualitativa intrapreso.

Il 26 maggio scorso, ho avuto il grande piacere di presenziare a una giornata esclusiva dedicata alla produzione aziendale, alla presenza del Prof. Riccardo Cotarella e di oltre 150 professionisti del settore enogastronomico: sommelier, ristoratori, buyer e giornalisti. Il momento più alto è stato senza dubbio la masterclass condotta dallo stesso Cotarella, che – come da sua consuetudine – ha trasformato la degustazione in una vera lezione di enologia applicata. Con uno stile coinvolgente e rigoroso, ha illustrato aspetti tecnici, approcci produttivi, criticità e potenzialità di ciascun vino, invitando i presenti a partecipare attivamente al confronto sensoriale.

Fonte Post by Vinoway.com