NOTE DEGUSTATIVE
Si presenta alla vista giallo paglierino vivo e luminoso, dal perlage fine e persistente. Al naso esprime bellissime note tostate e floreali che via via lasciano spazio a tracce di ananas e piĂą in generale di agrumi. Un tocco di speziato apre ad un assaggio profondo e complesso, materico e vellutato, fresco ed equilibrato. Armonioso ed elegantissimo, chiude con un finale di impeccabile pulizia e compostezza.
ANNATA
Il 2012 è stata un’annata in cui le condizioni climatiche variabili e difficili hanno avuto un impatto importante sul vigneto. L’inverno è stato segnato da gelate. In primavera si sono susseguiti gelo, forti piogge, tempeste di grandine e un improvviso calo della temperatura durante la fioritura. Il tempo caldo e secco dell’estate, in particolare in agosto, è stato ottimale per favorire la maturazione degli acini. L’uva raccolta tra il 10 e il 26 settembre ha mostrato un perfetto equilibrio tra tensione, freschezza e ricchezza. Nonostante le basse rese, il 2012 è un’ottima annata di champagne.
CANTINA
Una storia che ha avuto inizio oltre tre secoli fa è quella dello Champagne Dom Pérignon, indissolubilmente collegato alla figura di Pierre Pérignon, monaco benedettino che secondo la leggenda è stato colui che ha messo appunto il metodo della rifermentazione in bottiglia.Tra storia e leggenda, oggi il Dom Pérignon è considerato lo Champagne per eccellenza, il più famoso e il più celebrato del mondo, nato da almeno due felicissime intuizioni. La prima, per l’appunto, è quella del monaco benedettino Pierre Pérignon, mentre la seconda è quella di Robert-Jean De Vogüe, il direttore di Moët et Chandon, che negli anni ’30 ha pensato per la prima volta di utilizzare alcune riserve del 1921, per creare una nuova e straordinaria cuvée, dedicata proprio a Pierre Pérignon.